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martedì 16 marzo 2021

BROOKLYN: un mix di romanticismo e riscatto femminile negli anni '50

 Brooklyn è un film del 2015 disponibile ora in streaming sulla piattaforma Disney + nella sezione Star.

La protagonista è una ragazza irlandese che negli anni '50 emigra a New York (in particolare a Brooklyn) in cerca di un futuro migliore di quello che la sua patria potrebbe darle. Inizialmente sofferente per l'enorme nostalgia di casa, inizierà poi ad amare gli Stati Uniti grazie anche ad un ragazzo italo-americano.

Una delle mie pellicole preferite in assoluto e ora vi spiego il perché.   

Finalmente un film che dimostri come una donna possa perseguire i propri sogni senza dover rinunciare all'amore e viceversa. A tutto ciò fa da cornice la splendida New York degli anni '50, la moda del tempo e il multiculturalismo su cui si fondano gli Stati Uniti. Il tema dell'espatrio di giovani alla ricerca di prospettive lavorative migliori all'estero è più attuale che mai, e la sofferenza della protagonista per la mancanza della famiglia e tutto ciò che conosceva prima è davvero toccante e realistico. Sebbene ricca di fragilità ed incertezza, Eilis continuerà però i suoi progetti. Ma come avviene nella vita vera, un imprevisto tragico le farà mettere in dubbio tutto e si troverà a dover prendere una decisione difficile tra una vita "adeguata e soddisfacente" e una vita "incerta ma potenzialmente migliore". Mi piace che la trama non scorra fluida e che la protagonista sia a tratti indecisa e confusa sui suoi sentimenti, avvicina di più il personaggio ad una persona normale e non cinematografica. Quando mai ci capita di essere sicuri al cento per cento sul futuro?
La voglia di riscatto della protagonista sia come donna sia come migrante in terra straniera sono fonte di ispirazione per tutte le donne che vogliono aspirare a "qualcosa di più", che si tratti d'amore o di lavoro.





domenica 21 febbraio 2021

L'INCREDIBILE STORIA DELL'ISOLA DELLE ROSE: un italiano non può non guardarlo!

Una nuova commedia drammatica del 2020 disponibile su Netflix, che vi farà passare una serata a metà tra le risate più vere e l'incredulità di non aver mai saputo nulla sull'argomento prima!

Il film tratta una vicenda unica al mondo avvenuta in Italia negli anni Sessanta. Un ingegnere sognatore e stufo delle regole, costruisce con il suo migliore amico un'isola metallica a largo di Rimini, fuori dalle acque territoriali italiane, e la dichiara Stato indipendente. La trama percorrerà tutte le complicazioni dell'impresa, l'evoluzione dell'idea e le difficoltà ovvie che i protagonisti troveranno nel loro percorso.

L'ho trovato semplicemente un film geniale. I personaggi rappresentano perfettamente la mentalità italiana del tempo e la voglia di innovazione e sovversione di quegli anni. Per quanto sia considerato per certi versi drammatico, in quanto il finale non è dei più felici, le risate che vi farete supereranno sicuramente i momenti di dispiacere. Una delle poche volte che un film italiano è stato fatto, non solo decentemente, ma bene bene!

Tema mai trattato, anticonformista, sottile ma non pesante anzi molto comico!

Assolutamente consigliato 





venerdì 14 dicembre 2018

REPO MEN : un film d'azione in uno sfondo di fantascienza e con un pizzico di dramma


Repo men è un film di azione fantascientifico del 2010.

In un prossimo futuro distopico “The Union” è una multinazionale che fornisce organi meccanici migliori di quelli umani e immediatamente, in cambio di onerose somme di denaro mensili. Chi non paga per più di tre mesi la rata è cacciato dai “Repo Men”, i quali riprendono l’organo direttamente sul posto senza preoccuparsi della sopravvivenza del proprietario. Uno degli agenti più bravi, in seguito ad un incidente, sarà costretto a diventare a sua volta cliente della Union e presto sarà braccato dai suoi ex colleghi ritrovandosi da cacciatore a preda.

Film molto particolare e adrenalinico, con interessanti spunti socioeconomici. Il cast stellare valorizza ancora di più una trama intrigante, coinvolgente e per nulla banale. Il futuro prossimo catapulta di più lo spettatore all’interno della storia, trovandosi di fronte un mondo a lui familiare. Un futuro in cui la vita umana ha perso i diritti e i valori che aveva un tempo soverchiati da regole il cui centro d’interesse primario sono i profitti e la tecnologia. Uno dei pochi film in cui i cattivi sono i protagonisti e le loro azioni sembrano normali nelle dinamiche del film. Mostra come un punto di vista spesso è semplicemente tale e non la verità assoluta e di come è un attimo trovarsi dall’altra parte della medaglia. Sconsiglio la visione ai deboli di spirito, soprattutto per il finale pazzesco.




lunedì 26 novembre 2018

PASSENGERS: un film "spaziale"!!


Passengers è un film del 2016 di fantascienza, ma anche un thriller e un appassionante drama.  

La navicella Avalon è diretta verso un nuovo pianeta con 5000 passeggeri sottoposti a sonno criogenico. A 90 anni dall’arrivo l’impatto con un meteorite manomette una delle capsule, risvegliando Jim molto prima del tempo. Più tardi è la volta di Aurora di svegliarsi. Completamente da soli nell’astronave, si troveranno a dover salvare non solo sé stessi ma anche tutti gli altri passeggeri da un pericolo non previsto.

Trama assolutamente unica, classico film che ti fa pensare “ma a chi e come è venuta in mente una cosa del genere?” o anche “io cosa avrei fatto?”...  un film assolutamente coinvolgente! Trovato per caso, quindi senza alcuna aspettativa precedentemente coltivata, mi è piaciuto molto per l’idea e per come due soli attori (Jennifer Lawrence e Chris Pratt) abbiano saputo tenere alta l’attenzione del telespettatore per un intero film.
Personalmente amo il genere e per questo so riconoscere un film ben fatto da uno girato tanto per “darlo in pasto ai nerd”. La solitudine e l’amore e il filo che li lega sono i temi principali. Questa pellicola spacca il pubblico in due: per alcuni potrebbe essere vista come una bella storia d’amore fantascientifica spaziale, per altri come un film drammatico per cui tenere a portata di mano un fazzoletto. 
In ogni caso penso valga la pena guardare questo film che lascia spunti per riflessioni interessanti i giorni dopo la visione.




 


venerdì 19 ottobre 2018

DUE COMMEDIE DRAMMATICHE DA VEDERE


Due film simili ma così diversi. Lo scheletro della trama e il finale effettivamente combaciano: un vecchio burbero con una propria visione tradizionalista del mondo, la cui vita viene sconvolta dall’arrivo di vicini stranieri. Ma come vengono sviluppate le due storie e gli spunti dati sono completamente differenti.
In Mr Ove la vita del protagonista è ripercorsa attraverso i suoi legami affettivi.
In Gran Torino il passato riaffiora per mostrare i sensi di colpa del protagonista, un veterano della Guerra di Corea. 


MR OVE 

drammatico-commedia: più drammatico 

Questo film del 2015 è stata una vera scoperta e merita assolutamente le due candidature agli Oscar assegnatogli.
Mr Ove è un uomo rigido, fissato con le regole del vicinato e con una sua visione del mondo. Diventato più burbero e associale alla morte della sua amata Sonja, grazie all’arrivo di nuovi vicini scoprirà che le diversità culturali ed etniche non sono barriere all’amicizia e al rispetto.
Il film inizia un po' lento è vero, ma è una scelta voluta per creare lentamente una profonda empatia, a man mano che si ripercorre la vita del protagonista. Le inquadrature ed i dialoghi non sono quelli dei film americani a cui siamo abituati, ma dopo averci preso un attimo la mano sono affascinanti.
Le migliori relazioni si forgiano dall’intreccio di lacrime e risate e questo film conquista il telespettatore altalenando momenti leggeri a drammi, in un’escalation sempre maggiore di coinvolgimento che terrà lo spettatore con un nodo alla gola e un sorriso fino alla fine.


GRAN TORINO 

commedia-drammatico: più commedia  

Film girato nel 2008… lo ritengo uno dei grandi capolavori del cinema dal 2000 in poi.
Walt Kowalski è un pensionato, razzista, veterano della guerra di Corea, che ha lavorato tutta la vita alla Ford e che ritiene i due figli degli incompetenti. La morte della sua amata moglie e la scoperta di essere malato, coincidono con l’arrivo di nuovi vicini asiatici che cambieranno la sua vita.  
Tutti dovrebbero guardare almeno una volta nella vita questo film ricco di sarcasmo, di comicità non scontata, un pizzico di dramma, di spunti razzisti, di bullismo e pure di cattolicesimo. Un mix che rende la pellicola unica e inimitabile.
Il film trae il nome dalla macchina di Walt: una Ford Gran Torino degli anni ’70. L’intera trama ruota attorno a questa automobile, che nel finale sancirà anche il legame tra il protagonista e i nuovi amici, un ponte tra due mondi differenti.