venerdì 19 ottobre 2018

DUE COMMEDIE DRAMMATICHE DA VEDERE


Due film simili ma così diversi. Lo scheletro della trama e il finale effettivamente combaciano: un vecchio burbero con una propria visione tradizionalista del mondo, la cui vita viene sconvolta dall’arrivo di vicini stranieri. Ma come vengono sviluppate le due storie e gli spunti dati sono completamente differenti.
In Mr Ove la vita del protagonista è ripercorsa attraverso i suoi legami affettivi.
In Gran Torino il passato riaffiora per mostrare i sensi di colpa del protagonista, un veterano della Guerra di Corea. 


MR OVE 

drammatico-commedia: più drammatico 

Questo film del 2015 è stata una vera scoperta e merita assolutamente le due candidature agli Oscar assegnatogli.
Mr Ove è un uomo rigido, fissato con le regole del vicinato e con una sua visione del mondo. Diventato più burbero e associale alla morte della sua amata Sonja, grazie all’arrivo di nuovi vicini scoprirà che le diversità culturali ed etniche non sono barriere all’amicizia e al rispetto.
Il film inizia un po' lento è vero, ma è una scelta voluta per creare lentamente una profonda empatia, a man mano che si ripercorre la vita del protagonista. Le inquadrature ed i dialoghi non sono quelli dei film americani a cui siamo abituati, ma dopo averci preso un attimo la mano sono affascinanti.
Le migliori relazioni si forgiano dall’intreccio di lacrime e risate e questo film conquista il telespettatore altalenando momenti leggeri a drammi, in un’escalation sempre maggiore di coinvolgimento che terrà lo spettatore con un nodo alla gola e un sorriso fino alla fine.


GRAN TORINO 

commedia-drammatico: più commedia  

Film girato nel 2008… lo ritengo uno dei grandi capolavori del cinema dal 2000 in poi.
Walt Kowalski è un pensionato, razzista, veterano della guerra di Corea, che ha lavorato tutta la vita alla Ford e che ritiene i due figli degli incompetenti. La morte della sua amata moglie e la scoperta di essere malato, coincidono con l’arrivo di nuovi vicini asiatici che cambieranno la sua vita.  
Tutti dovrebbero guardare almeno una volta nella vita questo film ricco di sarcasmo, di comicità non scontata, un pizzico di dramma, di spunti razzisti, di bullismo e pure di cattolicesimo. Un mix che rende la pellicola unica e inimitabile.
Il film trae il nome dalla macchina di Walt: una Ford Gran Torino degli anni ’70. L’intera trama ruota attorno a questa automobile, che nel finale sancirà anche il legame tra il protagonista e i nuovi amici, un ponte tra due mondi differenti.




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